Di cosa mi occupo

Durante il Colloquio Clinico, offro uno spazio d’ascolto che assegna valore centrale alla parola del soggetto che soffre. Questo lavoro permette alle persone di elaborare le cause della loro sofferenza e di trovare altri modi per esprimere la loro singolarità che non siano quelli patologici, di cui hanno già potuto sperimentare il fallimento… in pratica aiuto a costruire e gestire al meglio il piano “B”!!

Psicoterapia individuale

la psicoterapia é un percorso di cambiamento, indicato quando si prova sofferenza psichica, sia essa di natura mentale, emotiva o comportamentale e quando tale malessere inficia la capacità di attivare le proprie risorse soggettive o il funzionamento personale, relazionale o lavorativo.
Ciò non significa che chi intraprende una psicoterapia debba necessariamente manifestare una patologia psichica.

 

L’obiettivo di una psicoterapia è la cura e il cambiamento di modalità emotive, cognitive, relazionali e comportamentali che danno origine a una sofferenza più o meno intensa, compromettendo il perseguimento degli obiettivi importanti per il soggetto.

 

 

Psicoterapia di coppia

Una coppia si definisce tale se sussistono tre cose:
. amore e rispetto reciproco,
. comune progettualità futura
. una vita intima spirituale e sessuale.

 

Quando diventiamo una coppia scriviamo un tacito accordo col partner “un contratto”, dove ognuno ha ruoli e compiti ben precisi. Col tempo cambiamo, conviviamo, arrivano o non arrivano i figli, subiamo perdite e incontriamo nuovi stimoli e persone. Il nostro contratto andrebbe rinegoziato ad ogni cambiamento…se non si fa, i problemi relazionali si cristallizzano e i conflitti si inaspriscono creando modelli di comunicazione e comportamenti dannosi. Il dialogo diminuisce e qui una violazione della fiducia o una profonda delusione possono mettere in discussione la continuazione della relazione nel suo insieme.

 

La terapia di coppia aiuta a chiarire conflitti e crisi e può mostrare una via d’uscita da ricadute croniche. Ma sopratutto è un luogo sicuro, dove le emozioni e i pensieri di ognuno sono tutelati, i gesti incompresi vengono “tradotti” in modo più comprensibile e attraverso l’aiuto del terapeuta si riscoprono i veri motivi che ci hanno reso coppia, senza rancore si analizza cosa ci unisce e quali sono le volontà e i presupposti per ri-sceglierci.
In terapia di coppia si rinegozia il contratto e si crea insieme il libretto di istruzioni del partner!

Psicoterapia familiare

Immagino la famiglia come una Ragnatela dove tutti i fili (membri) sono collegati tra loro e se uno si pizzica o si rompe, tutto il sistema traballa.

 

Eventi Sfortunati, per esempio una delusione personale, professionale o semplicemente tappe evolutive come l’adolescenza, sono potenziali minacce al nostro equilibrio individuale e familiare.

 

Il Dialogo, l’apertura, un clima di accoglienza reciproca verso le proprie idee, pensieri e sentimenti, favoriscono lo stabilizzarsi del sistema. Al contrario la critica , la svalutazione e ruoli rigidi cristallizzano il conflitto.

Famiglia Centrifuga

Una famiglia “centrifuga” è un sistema aperto con confini labili e poca struttura, ma dove i membri sono separati tra loro da rigide barrire. Ci sono poche regole e ognuno fa ciò che vuole e pensa a se. Le gratificazioni vengono cercate all’esterno. Manca un senso di coesione e la sicurezza del nido. I figli sono spinti prematuramente fuori di casa senza offrire loro l’esperienza di calore, comprensione, supporto ed intimità. Esperienze indispensabili per la propria sicurezza e autonomia.

La Famiglia del Mulino Bianco

Una famiglia “centripeta” al contrario è chiusa e farà di tutto per conservare al suo interno “il segreto”. È Iperprotettiva, crea legami di dipendenza reciproca , non promuove la separazione, l’individuazione e lo sviluppo dell’identità personale. Il mondo esterno è visto come pericoloso e spaventoso per cui bambini ed adolescenti vengono limitati nell’espolorazione fuori di casa. i panni sporchi si lavano in casa…e così i membri finiranno per isolarsi, restando chiusi e compatti tra loro. In un sistema cosi rigido la comunicazione è bloccata, o deficitaria: alcuni si adattano, altri svilupperanno patologie, ad es ossessioni , ansia , depressione. Se un membro proverà a chiedere aiuto all’esterno sarà scoraggiato e criticato. Anche in questo caso c’è la regola “ non si parla dei problemi”. Dunque nemmeno con una Psicologa!

 

Il sistema può reggere tutta la vita o rompersi. Ciò accade ad es quando arriva in casa un “nuovo” membro (coniuge, amante, suocera…) o quando uno manifesta il disagio e chiede aiuto.

Il Figlio Sintomatico

In questi sistemi familiari frequentemente c è un membro che “porta il disagio di tutti “ manifestando un sintomo. Spesso lo si individua come l’unico a star male e a far star male gli altri, ma di sovente è quello che cerca di rompere uno schema disfunzionale. Normalmente è il figlio più sensibile, che potrebbe usare se stesso per chiedere a mamma e papà di smettere di litigare… ad es vedete che vado male a scuola? vedete che sono malato? Volete occuparvi di me anziché parlare dei vostri problemi? In terapia familiare non è il figlio che viene “curato”, dato che la causa sta fuori da lui, ma é lui che manifesta il disagio. Curando il disagio della famiglia, lui guarisce.

 

La psicoterapia familiare dunque si focalizza sul sistema famiglia e sulle complesse relazioni che si vengono a creare al suo interno.
Lo scopo è curare le dinamiche disfunzionali e i suoi membri, aiutando le persone ad esprimersi senza timore del giudizio, capire i processi comunicativi e risolvere i disagi dell’intero nucleo familiare o di un suo membro.

Consulenze psicologiche

(o counseling psicologico)

 

comprende le attività di ascolto, la definizione del problema e la valutazione delle risorse , necessari alla formulazione dell’eventuale diagnosi. Ma solo se fatta da uno Psicologo.

 

Lo scopo è quello di fornire un sostegno psicologico all’individuo all’interno della propria rete affettiva, familiare e relazionale. Offrirgli l’opportunità di esplorare i propri schemi d’azione Disfunzionali e non, aumentare il livello di consapevolezza, contribuire a potenziare i punti forza, per un maggiore sviluppo dell’autonomia decisionale e potenziare così la propria area del benessere.

Traumi / EMDR

IL TRAUMA

 

Cos’è? È un evento imprevedibile e fortemente disturbante. Puó essere vissuto come una minaccia per la propria vita (un incidente, il terremoto, un abuso, una malattia…) o una minaccia relazionale ( un tradimento, un abbandono, un lutto…). Puo’ essere un unico evento improvviso o la somma di piccoli eventi dolorosi (molestie, svalutazioni,sottomissioni…).

 

come funziona? L’evento traumatico viene immagazzinato in memoria insieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento. Tutte queste informazioni immagazzinate in modo disfunzionale, restano “congelate” all’interno delle reti neurali e incapaci di mettersi in connessione con le altre reti con informazioni utili. Le informazioni ”congelate” e racchiuse nelle reti neurali, non potendo essere elaborate, continuano a provocare disagio nell’individuo fino a portare all’insorgenza di patologie come Ansia, disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici. Le ferite degli avvenimenti più dolorosi, infatti, non scompaiono facilmente dal cervello: molte persone continuano dopo decenni a soffrire di sintomi che ne condizionano il benessere e impediscono loro di riprendere una nuova vita.

 

L’EMDR

 

SCOPO dell’EMDR è quello di ripristinare il naturale processo di elaborazione delle informazioni presenti in memoria per giungere ad una risoluzione adattiva. Crea dunque nuove connessioni più funzionali. In seguito a ciò il paziente può vedere l’evento disturbante e se stesso da una nuova prospettiva.

 

L’EMDR Utilizza un protocollo strutturato , dove il terapeuta guida il paziente nella descrizione dell’evento traumatico, aiutandolo a scegliere gli elementi disturbanti importanti. In seguito vengono svolti dei movimenti destra sinistra delle dita del terapeuta così da ottenere nel paziente un movimento oculare (Eyes Moviment) che stimola bilateralmente i due emisferi cerebrali.

 

Lentamente si attua un processo per cui il paziente senza particolari sforzi elabora il trauma e raggiunge una nuova risoluzione adattiva.L’esperienza è usata in modo costruttivo dalla persona ed è integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo.
 

Consulenze online

Per chi é indicato:
– persone che sono geograficamente lontane
– isolate per motivi di salute (covid-19, invaliditá…)
Persone che a causa dei ritmi vita-lavoro, orari ristretti, non possono recaersi presso lo studio specilistico o non ne hanno il tempo.
La terapia online riduce il dispendio di tempo alla sola effettiva seduta sia per il professionista che per il paziente.

 

Come funziona?
attraverso un computer, tablet o cellulare con una buona connessione ad internet.

 

Scegliere la piattaforma:
Contatto Skype
WhatsApp o Facetime +39 (0) 347 05 54 739